Eventi 2023
Programmi 2023, Villa Osio, Colico
Il luogo
Alla fine del XIX secolo la Cascina Folletto sorgeva isolata con le sue poche case raggruppate in un piccolo borgo, per altro già indicato nelle carte geografiche del Lario sin dai primi anni dell’Ottocento. La cascina dominava, da un lato, il tratto finale del lago verso il Pian di Spagna e la foce dell’Adda e, dall’altro, il povero villaggio di Colico, circondadato perlopiù da acquitrini malsani in cui stagnavano le acque che scendevano, senza sfogo, verso il lago dal dominante Monte Legnone.
L’aurora di una nuova epoca di riscatto sociale e di istruzione iniziò per Colico quando l’ingegnere Stefano Lattuada, milanese sovrintendente alla costruzione del difficilissimo tratto della linea ferroviaria Bellano-Colico, si innamorò del Montecchio Sud e volle costruirvi una villa quasi “con i piedi nel lago”, e creare un’azienda agricola da affiancare al già esistente borghetto della Cascina Folletto. Per la costruzione della casa Lattuada si ispirò al celebre chalet costruito a Losanna nel 1874 dal noto architetto francese Viollet-le-Duc. La villa fatta costruire dal Lattuada porta incisa sotto le finestre la data 1914, ultimo fiore si direbbe-della “belle époque” nell’alto Lario.
Nel 1917 l’intera proprietà Lattuada, che oltre agli stabili comprendeva prati e boschi per una trentina di ettari, fu acquistata dalla famiglia Stampa, che a sua volta, nel 1934, la vendette a Umberto Osio, compagno d’armi di Paolo Stampa durante la Prima guerra mondiale.
Iniziò allora una nuova vita per questa proprietà: si continuò l’allevamento delle vacche di razza brunalpina e la coltivazione della vigna, si incrementò soprattutto la zona boschiva con essenze nuove ma non estranee alla tradizione lombarda e lacustre. Si diede lavoro a numerosi contadini e boscaioli, si aiutò in modo determinante la costruzione e il funzionamento dell’asilo infantile della parrocchia di Laghetto, infine si dotò di un magnifico pianoforte (uno Steinway a mezza coda degli anni trenta) la scuola di Musica di Villatico.
E, soprattutto, si cercò di ingrandire, non appena venivano messi in vendita dei terreni, i confini della proprietà al fine di evitare i pericoli della speculazione edilizia, che a partire dal 1950 iniziò a guardarla con occhi bramosi.
La famiglia Osio è così riuscita a creare un’entità territoriale compatta di oltre cinquanta ettari, rimasti sinora intatti, senza nuove costruzioni, testimonianza preziosa, se non unica, delle bellezze naturali dell’Alto Lario.
22 Luglio
Ore 21:00
Concerto MACH Atelier
G.P. Telemann “Don Quixotte” TWV 55: G10 Ouverture – Suite per orchestra d’archi e continuo
Nicola Cazzalini
Narratore
Velasco Vitali
Scenografie
MACH Youth
Orchestra
Francesco Senese
Maestro concertatore
IN CASO DI MALTEMPO IL CONCERTO AVRÀ LUOGO PRESSO L’AUDITORIUM “M. GHISLA” DI COLICO.
Un Concerto Sull’acqua Nel Meraviglioso Scenario Del Lago
Lasciati trasportare dalla musica e dal suo fluire